La legge riguarda solo la Camera dato che, una volta approvata la revisione della Costituzione, i membri del Senato verranno eletti dai Consigli Regionali.
Durante la discussione al Senato sono state reintrodotte le preferenze, fino a un massimo di due candidati di sesso diverso e che non siano capolista, i quali verranno proclamati eletti per primi.
Verranno assegnati 340 seggi, cioè la maggioranza della Camera, alla lista che avrà raggiunto su base nazionale almeno il 40% dei voti validi. Qualora nessuna lista raggiunga tale percentuale è previsto un turno di ballottaggio tra le due prime liste. I partiti che otterranno una percentuale inferiore al 3% non saranno ammessi alla Camera.
Il disegno di legge discusso e approvato dalla Camera è stato modificato al Senato e ora è di nuovo all’esame della Camera che non ha ancora iniziato la discussione.
Qualora la Camera confermi il testo del Senato la legge sarà definitivamente approvata.